Mercurio Festival. Via alla sesta edizione a Palermo

21 Settembre 2024

È appena ricominciata la sesta edizione del Mercurio Festival a Palermo, dopo il raggiungimento del Premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro come “Miglior festival” (2023). Ancora una volta l’iniziativa, prodotta da Altro e Spazio Franco, con i partner Babel, Crowd Fo(u)ndation, Fat Sounds, Latitudini e CCCZ – Comunità Cantieri Culturali alla Zisa, attraverserà gli spazi dei Cantieri Culturali della Zisa avvalendosi delle importanti collaborazioni già avviate nelle scorse stagioni (per citarne alcune: Institut Culturel Français, Goethe Institute, Instituto Cervantes, ma ancora: Verein Düsseldorf Palermo, Accademia delle Belle Arti di Palermo, Fondazione Merz, Teatro Biondo). Come risulta da comunicato, il Festival si articolerà lungo un sistema di luoghi e relazioni dislocato tra Italia, Germania, Francia, Svizzera, Mozambico per due settimane dedicate alle arti performative e non solo.

Viene confermata la modalità organizzativa che ormai è un marchio di fabbrica: una direzione fluida e orizzontale, curata da Giuseppe Provinzano, in cui ciascun artista ne indica un altro da coinvolgere nella programmazione dell’anno successivo. Dopo l’apertura del 21 settembre, con gli I hate my village all’Averna Spazio Open, l’anteprima prosegue il giorno successivo con Quando diventerò piccolo di e con Sergio Beercock allo Spazio Franco. La performance, prodotta da Babel, si presenta come creazione tra teatro e musica per adulti e bambini, ispirata agli autori di formazione del ‘900 e del 2000 italiano –Bruno Tognolini, Gianni Rodari, Alberto Savinio, Danilo Dolci. Già in anteprima le restituzioni di progetti speciali: tra questi La scelta di Roger Bernat, basato sulla compenetrazione di artisti e spettatori.

La sezione teatrale del Festival comprende Natale in casa Cupiello / spettacolo per attore cum figuris, grande classico ripensato da Vincenzo Ambrosino e Luca Saccoia con la regia di Lello Serao, già premiato dall’Associazione Nazionale Critici di Teatro come “Miglior spettacolo dell’anno” (2023), vincitore del Premio Hystrio e finalista al Premio Ubu. E ancora Alfredino. L’Italia in fondo a un pozzo, di Fabio Banfo, spettacolo che ha registrato oltre 100 repliche in tutta Italia. La prosa continua con Le Vacanze di Alessandro Berti, già Premio Riccione per “Innovazione drammaturgica” (2022). La danza in quest’edizione apre lo sguardo sguardo ad artisti e compagnie della scena europee e internazionali come la Cie Samuel Mathieu di Tolosa con Frau Troffea; Edivaldo Ernesto, già danzatore di Sasha Waltz (e da lei invitato a Mercurio), sarà allo Spazio Tre Navate con Brace; sempre allo Spazio Tre Navate Giorgia Ohanesian Nardin, artista italiana di discendenza armena con Premonition, il 29 settembre. La sezione musicale riconferma la sua attenzione all’elettronica e alla tecnologia digitale: il programma comprende Riad Nassar, per una live performance in collaborazione con il Verein Düsseldorf Palermo, Camilla Pisani, Nava Project, Giulia Deval, Juliette Ant, Marta del Grandi.

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