Klara e il sole: un viaggio tra la vita e le emozioni

19 Agosto 2024

Dal 29 luglio al 4 agosto ha avuto luogo, nel suggestivo Teatro India, l’undicesima edizione del festival IF/INVASIONI (dal) FUTURO_DARK AGES, progetto multidisciplinare creato da lacasadargilla dedicato alle scritture e ai temi della fantascienza.

In questa nuova edizione il festival si è spostato verso narrazioni fantascientifiche miste e atipiche che hanno un’origine antropologica, scientifica o anche storica. Raccontando mondi lontani ma comunque vicini alla realtà che stiamo vivendo in questo periodo storico.

Tra i vari spettacoli che sono stati portati in scena, l’1 e il 2 agosto c’è stata la prima nazionale di Klara e il sole – tratto dall’omonimo romanzo del premio Nobel Kazuo Ishiguro (Non lasciarmi) edito in Italia da Einaudi – curato da lacasadargilla, diretto da Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni e adattato da Roberto Scarpetti.

Klara e il sole racconta la storia di Klara (Petra Valentini), un robot umanoide di generazione B2 ad alimentazione solare, che un giorno viene scelta come AA – amica artificiale – da Josie (Cecilia Fabris), una dolce ragazzina malata. Klara si troverà a vivere la sua vita insieme a lei, a sua madre e al ragazzo di cui Josie è innamorata, imparando così a scoprire e provare sempre di più i sentimenti umani, l’amicizia, l’amore e a confrontarsi con la vita e la morte.

La pièce porta in scena una storia delicata ed emozionante e lo fa unendo insieme l’aspetto attoriale, drammaturgico, la messa in scena e la colonna sonora. Ogni elemento si interseca perfettamente creando un equilibro che dona il giusto rispetto al romanzo.

Delle sedie, alcune balle di fieno e degli schermi che scendono dal soffitto, sul quale appaiono immagini e dettagli di palazzi, del sole, della natura, del volto di una ragazza. Immagini che rappresentano quello che vede Klara e come lo vede. Uno sguardo all’interno dei pensieri di un robot che piano piano inizia a confrontarsi con la complessità delle emozioni e delle relazioni umane.

Un cast composto oltre che dalle già citate Petra Valentini, Cecilia Fabris anche da Tania Garribba, Lorenzo Frediani, Alice Palazzi ed Edoardo Sabato. Tutti di un’incredibile bravura, soprattutto Petra Valentini che riesce a portare in vita un personaggio di una grande difficoltà rendendolo realistico, giocando sapientemente con la voce.

Klara e il sole, nonostante la difficoltà delle opere giapponesi, riesce nel portare in scena una storia che ha come protagoniste le emozioni e la loro complessità. Una pièce che arriva allo spettatore, lo arricchisce di qualcosa di nuovo e lo spinge a riscoprire le piccole cose della vita.

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