The Hummingbirds e la mancanza di libertà di scelta

22 Luglio 2024

Il 4 luglio si è svolta l’ultima data della tournee italiana di The Hummingbirds. La pièce – scritta da Garret Jon Groenveld e diretta da Kim T. Sharp – ha debuttato a New York, al Chain Theatre di Manhattan, lo scorso aprile.

The Hummingbirds ha vinto il Global Age Project 2012 e il Premio Internazionale Global Playwriting 2012 (7 Presentazioni in 7 paesi – US, Romania, Spagna, Messico, Paesi Bassi, Germania e Singapore) e ha ricevuto la sua prima in lingua inglese al New Jersey Rep nel 2022.

Ambientata in un futuro distopico il cui nucleo è il lavoro – mentre la guerra e le morti fanno da sfondo – la storia ci mostra una donna (Francesca Ravera) e un uomo (Leonardo Gómez), nelle loro giornate sempre uguali mentre assegnano i lavori più disparati ai cittadini disoccupati. Tutto cambia quando un giorno il marito della donna muore a causa di un attacco terroristico che ha colpito il suo luogo di lavoro. La donna inizierà a sentirsi sempre più sfiduciata riguardo la realtà opprimente che stanno vivendo.

Una scenografia semplice: due scrivanie e una moltitudine di faldoni che racchiudono ognuno il futuro delle persone che sono costrette a fare quello che gli viene detto e non hanno più diritto alla libertà di scelta.

Come in tutte le storie di genere distopico, indipendentemente dal mezzo tramite il quale vengono raccontate, l’introduzione al mondo in cui sono ambientate è fondamentale per il loro sviluppo e per la loro comprensione. The Hummingbirds però fatica inizialmente ad attirare a sé l’attenzione del pubblico, perché è solo un susseguirsi troppo lungo della quotidianità dei due personaggi e della loro società. E sebbene mettere in mostra il benessere rarefatto della loro quotidianità fosse necessario, sarebbe stato meglio ridurre leggermente la parte iniziale e introduttiva e andare subito al punto più interessante quando le cose iniziano a cambiare e avviene la svolta che scompone il nucleo dello spettacolo.

Un’opera che parla di libertà e delle conseguenze del non essere più liberi di fare quello che si vuole, conseguenze che chiaramente colpiscono l’identità di una persona: è come se si perdesse una parte di sé, di quello che si è veramente, perché non si può più scegliere come vivere e soprattutto non ci si esprime più attraverso quello che si vorrebbe davvero.

Per questo The Hummingbirds risulta uno spettacolo interessante, non solo grazie alla storia ma soprattutto per merito degli attori che mettono in scena due personaggi convincenti nel loro ruolo. Una storia che riesce nell’obiettivo di mostrare cosa succederebbe se improvvisamente si perdesse la libertà e quindi il proprio spirito.

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