di Emiliano Metalli
Non è scontato riuscire a condensare con chiarezza e magnetismo l’esperienza artistica e biografica di un’icona. Il confronto, poi, con un colosso come Nina Simone è, forse, un rischio ancora più grande. Per questo è stata una fortuna riuscire ad assistere alle repliche durante il REF 2023 di questa strordinaria performance che rende omaggio a una delle più complete musiciste del Novecento.
Non a caso il pubblico che animava la sala, pubblico festivaliero per estetica e plurilinguismo, ha seguito ogni istante senza distrazioni: nessuno squillo inopportuno, nessuna luce azzurrina a bagnare volti di annoiati abbonati, nessuna sveglia di tarda sera che ricordasse l’impegno da dimenticare. Disparati e anche un po’ eccentrici, questi sono i pubblici festivalieri, ma certamente attenti e dediti: merce rara, al giorno d’oggi.
Essenziale per apprezzare uno spettacolo emotivo, ma complesso al tempo stesso. Perché complessa ed emotiva al tempo stesso era Nina Simone.
La sua ricchezza espressiva e la sua complessità brillano nella sovrapposizione di piani (intesi come superfici giustapposte e compenetranti) che la rendono appunto preziosa e sfaccettata come un diamante: musica e politica, pensiero e azione, identità e libertà, genere e razza. Sono solo alcuni dei piani che si intersecano nella sua vita e nella sua arte, come brillantemente ci suggerisce questo spettacolo.
Artista concreta e spesso scomoda: la ricerca di giustizia ha pesato sulla sua carriera e sulle sue canzoni, a volte ignorate da alcune stazioni radio, soprattutto nel periodo più infuocato dell’attivismo razziale e femminile.
Basterebbe ricordare soltanto Mississippi Goddam, scritta in reazione all’omicidio di quattro ragazze in un attentato a sfondo razziale ed eseguita per la prima volta nel 1964 e l’indimenticabile ‘interpretazione di Pirate Jenny, brano tratto da L’opera da tre soldi di Bertolt Brecht in cui è evidente l’invito alla rappresaglia come mezzo di lotta contro il razzismo.
Ma non si può cancellare dalla memoria la sua forza di volontà esemplare, il senso di giustizia che, appena dodicenne, le permette di costringere gli organizzatori (bianchi) di un concerto in cui era l’artista principale a fare sedere i propri genitori in prima fila, osteggiando le leggi razziali che impedivano ai neri una posizione privilegiata in una sala destinata ai bianchi.
Sfuma il sogno di divenire concertista classica, ma nasce, dalle ceneri di questa fenice, una cometa della musica mondiale.
Claron McFadden, Luigi De Angelis, Chiara Lagani e Damiano Meacci prendono questo materiale incandescente e lo plasmano, ognuno secondo il proprio ruolo, liberamente, senza preconcetti e senza sponde, per raccontare attraverso le suggestioni una porzione della vita di questa donna inarrivabile.
Così parole (catturate da discorsi e interviste e mescolate insieme), canzoni (selezionate nel vasto repertorio e riproposte in una veste inedita e originale, distorte, asciugate, sintetizzate o espanse), suoni (reali e irreali, presenti e remoti), luci (calde, gelide, distaccate o avvolgenti) e movimenti (spezzati, violenti, idealizzati) concorrono a dare corpo all’anima agguerrita di Nina, a tratti spaventosa per il baratro che sembra spalancarsi dai suoi occhi, dai suoi gesti, dalle sue pause.
Una performance che trasferisce lo spettatore altrove, lo sconvolge, gli regala un sorriso e una lacrima, e poi lo abbandona, esausto, in una realtà che ha ancora tanti limiti e tante barriere per cui combattere, come ci insegna lei, Nina.
Un incantesimo che si manifesta grazie soprattutto al talento e al controllo tecnico a servizio dell’espressività della protagonista: Claron McFadden, strepitosa.
REF ROMAEUROPA FESTIVAL 2023
Muziektheater Transparant
Fanny & Alexander
Claron Mc Fadden
NINA
PERFORMER Claron McFadden
IDEAZIONE, REGIA E LUCI Luigi De Angelis
DRAMMATURGIA E COSTUMI Chiara Lagani
CREAZIONE MUSICALE Claron McFadden, Damiano Meacci
MUSICA ELETTRONICA E SOUND DESIGN Damiano Meacci
FOTOGRAFIA Enrico Fedrigoli
COACHING Andrea Argentieri
PRODUZIONE Fanny & Alexander/E Production and Muziektheater Transparant
COPRODUZIONE IRCAM / Centre Pompidou (Paris), Festival d’Automne à Paris, Romaeuropa Festival e Tempo Reale
COPRESENTATO DA IRCAM / Centre Pompidou (Paris) e Festival d’Automne à Paris