Arisa “Il romanticismo è una cosa infantile”

15 Gennaio 2022

Testo Giuseppe Senia

Rosalba Pippa, in arte Arisa, è una cantante genovese ( nata li, ma è cresciuta a Potenza ) ormai nota al grande pubblico. Una voce sublime, dolce, sensuale e attraente che ha fatto innamorare fin da subito chiunque si trovi ad ascoltare una sua canzone. Nel 2008 vince il concorso SanremoLab, ma solo l’anno dopo raggiunge il successo calcando il prestigioso palco dell’Ariston con “Sincerità”, vincendo nella categoria “Nuove Proposte” e partecipando, alla faccia di chi non avrebbe scommesso un euro, altre sei volte nella categoria “Big” (2010-12-14-16-19-21) vincendo anche un’edizione, quella del 2016, col brano “Controvento” (scritto da G. Anastasi, autore con cui continua a collaborare).
Impossibile non citare anche alcuni dei tanti riconoscimenti ricevuti, quali il Premio della Critica “Mia Martini” al Festival
di Sanremo 2009 e il Premio Sala Stampa al Festival di Sanremo 2012. Arisa è un’artista che si contraddistingue tra gli altri per la sua duttilità: partecipa, in qualità di giudice, alla quinta, sesta e decima edizione di X Factor, debutta come attrice e doppiatrice nel mondo cinematografico, è co-conduttrice della 65esima edizione del Festival di Sanremo e partecipa alla trasmissione televisiva “Ballando con le stelle” (2021), dando l’ennesima dimostrazione di versatilità e talento.

Ma adesso torniamo a noi, a quello che è il fulcro di questo articolo, ossia l’uscita del nuovo album “Ero Romantica” il 26 novembre 2021 per Pipshow e distribuito da Believe Italia. Il disco, composto da undici tracce, vede la partecipazione di quattro produttori: Jason Rooney, Giuseppe Barbera, Danusk e Adriano Pennino. Ho avuto la possibilità di seguire dal vivo la presentazione ufficiale dell’album a Milano ed è la stessa Arisa, interprete e autrice, a spiegare cosa voglia dire per lei tutto ciò, descrivere l’essere umano in tutte le sue sfaccettature: “Una persona deve
sentirsi libera di essere tante cose, quello che vuole” – così spiega e, continuando – “questo disco, già dal titolo, contiene una parte erotica e una romantica. E’ un po’ un gioco di parole.” Avendo ascoltato in anteprima l’album, mi sono reso conto che lo si può dividere in due parti: la prima è caratterizzata da brani di breve durata (molto in stile club), con produzioni elettroniche e la seconda invece decisamente l’opposto. Questa scelta non è per nulla casuale, anzi, lei la giustifica così: “Un giorno mi va di gasarmi e ascolto la prima parte, un altro di emozionarmi e vado con la seconda. Volevo un disco che contenesse un po’ tutto. Ho scelto e scritto canzoni che mi potessero rappresentare al 100%, volevo essere la discografica di me stessa e non essere etichettata sempre per quella che canta solo canzoni emotive.” Continua dicendo: “Sono grata per la voce che madre natura mi ha dato e ho una grandissima passione per il suono, adoro tutto ciò che viene fatto col cuore e con l’anima. Sono molto FLAT, mi piace spaziare nelle canzoni; preferisco l’emozione al tecnicismo. Mi sento parte del tutto e questa cosa mi piace.”.

Durante la conferenza stampa Arisa ha anche parlato, molto più nel dettaglio, di alcuni brani del disco come, per esempio “Ortica”(Arisa, A. Pennino). Esso si rifà all’omonima pianta che rispecchia la donna, da una parte “orticante” se ferita, dall’altra “medicamentosa” se valorizzata. Il brano tratta tematiche importanti come i traumi dell’abbandono, delle promesse non mantenute e delle fatiche non ricompensate. E’ in napoletano, strano per una cantante genovese. Perché? Lei così risponde: “Ho scritto questo brano in napoletano, al pianoforte. Amo questa lingua, le mie origini sono meridionali e la vicinanza con la Campania mi ha sempre portata ad apprezzare tutta quella cultura lì. “E’ molto intenso ed esoterico, tanto metaforico. L’avevo nel cassetto da anni ma solo adesso era realmente pronta ad uscire. La Maddalena, contrariamente a quanto le si possa dire di negativo come l’additarla per essere una peccatrice, è sempre stata una sostenitrice di Gesù, gli è sempre stata vicino. In questa canzone lei si prende i meriti che non le sono mai stati riconosciuti.”. Non mancano anche le riflessioni su “Psyco”, scritta da Arisa, D. Autore, F. Sponta, T. M. Bjaland, V. Reitan e prodotta da Danusk e DJ Matrix. Tutto gira intorno alla legge “Io passo la mia esistenza a vivere e tu a giudicarmi.” Da questa premessa Rosalba si apre ad una confessione molto chiara e decisa: “Ho subito per tanto tempo la nomea di pazza quando, in realtà, sono una donna seria e col senso del dovere. Più che cercare di cambiare, mi sono semplicemente fatta conoscere un po’ di più. Anche per quello che mi riguarda, non voglio vergognarmi; il mio corpo è una cosa bella. In questo momento mi sento attraente! E con questo non ritengo di essere una femminista.

Un altro brano
molto interessante
è stato “Maddalena”,
scritta al telefono con
l’autore siciliano
Lorenzo Vizzini.

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