La fine dell’estate coincide sempre con una sorta di punto di svolta, è come se ci ritrovassimo di fronte ad un nuovo capodanno, con ennesimi nuovi propositi per una nuova stagione tutta da vivere e scoprire. Sarà per i vecchi retaggi degli anni scolastici che ci portiamo dietro, o perché effettivamente per chi lavora nel mondo dello spettacolo il nuovo anno inizia a settembre/ottobre, così anche noi di Banquo ci ritroviamo davanti ad un nuovo inizio, una nuova pagina bianca sulla quale voler provare ad attuare una “rivoluzione”.
Rivoluzione intesa nel suo più profondo significato etimologico. Il termine rivoluzione infatti deriva dal lat. tardo “revolutio –onis”, ossia ‘rivolgimento, ritorno’, derivato di revolvĕre ‘rivolgere’, cioè “voltare di nuovo”, “ritornare”. Per innovare e cambiare è dunque necessario guardare indietro, conoscere, analizzare attentamente e accettare il passato, farci i conti, farlo proprio. Il passato appunto non si può cambiare, ma si può accettare, cercando di porre rimedio ad eventuali errori, aggiustare ciò che non ha funzionato. Siamo ciò che siamo stati, siamo il frutto del passato che può spiccare il volo verso il futuro.
Solo conoscendo le radici, potremo iniziare a modificare il presente e progettare
il futuro, un futuro diverso, magari migliore.
Per fare la “rivoluzione” occorre che la tradizione si faccia innovazione.
La stessa cosa vale per l’ambito artistico, in cui per attuare un cambiamento, una sperimentazione, per rompere quei canoni definiti e prestabiliti, bisogna conoscere la storia e il percorso che si è compiuto per arrivare fin qui, e individuare i punti sui quali puntare e intervenire. A volte può cambiare tutto rimanendo sempre uguale, talvolta la rivoluzione sta nel mantenere la tradizione adattandola al momento storico, all’oggi. Spesso i concetti e le situazioni semplicemente si ripetono amalgamandosi al tempo che passa.
Il fil rouge della rivoluzione in questo numero ci ha portati a guardare come la tradizione classica in teatro, e non solo, si sia modernizzata e attualizzata, così come nel cinema e nelle nuove tendenze. Abbiamo incontrato giovani protagonisti, analizzato spettacoli, film, serie tv che stanno a loro modo rivoluzionando il presente. Abbiamo provato a porci domande, a darci risposte.
Siamo tornati indietro per guardare avanti…. Siamo pronti per una stagione di cambiamenti, pronti a rivoluzionare i nostri
pensieri, anime, a cambiare le direzioni di strade per arrivare a nuove mete,
consapevoli di ciò che è stato e senza timore di sperimentare ciò che potrà essere.
Senza accontentarci, risparmiarci, adagiarci. Abbracciando i nostri maestri,
sperando un giorno di esserlo noi stessi.
La rivoluzione sta arrivando!!!
Buona lettura!
la Direttrice Responsabile
Maresa Palmacci