Saturday Night di Jason Reitman: la recensione

21 Ottobre 2024
Cr. to Sony Pictures ed Eagle Pictures

Saturday Night Live: uno show iconico che ha fatto la storia della televisione americana e ancora oggi è uno dei programmi più amati e di successo.

Andato in onda per la prima volta l’11 ottobre 1975, lo show vede riunirsi comici e attori accompagnati da diversi ospiti e da numerose esibizioni musicali in uno spettacolo che ha come parola chiave il divertimento.

Una macchina che oggi funziona senza intoppi ma è stato così anche per la prima diretta? La risposta l’ha data Jason Reitman (Juno, Tra le nuvole) con il suo Saturday Night – scritto da Jason Reitman e Gil Kenan, prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures – in uscita nelle sale italiane solamente il 21, 22 e 23 ottobre.

Cr. to Sony Pictures ed Eagle Pictures

Novanta sono i minuti che mancano alla diretta della prima puntata del Saturday Night, alle 23.30 devono iniziare, eppure non potrebbero essere più lontani di così dall’essere pronti. Lorne Michaels (Gabriel LaBelle) – l’autore e creatore dello show – va in giro per lo studio per controllare le ultime prove e le ultime cose da sistemare, con lo staff che corre ovunque e un gruppo di attori e comici pronto a dare inizio allo spettacolo. Michaels si trova sottoposto a una tale pressione, mentre i grandi capi della NBC non aspettano altro che vederlo fallire: fino a quando il pubblico non entra negli studi e la storia della televisione americana cambierà per sempre.

Saturday Night è frenetico e divertente e proprio per questo in linea con lo spirito vero e proprio dello show, che da 49 anni continua a riscuotere successo in tutto il mondo. Il ritmo del film, attraverso ogni singola inquadratura, è adrenalinico, cattura lo spettatore facendolo sentire all’interno degli studi della NBC e rappresenta bene tutta la frenesia di quei 90 minuti antecedenti alla diretta.

Un film che è anche una dimostrazione del ricambio e della lotta generazionale di quegli anni: vecchi e giovani che si scontrano perché i giovani vogliono portare alla luce la loro visione delle cose, qualcosa che sia fresco e diverso, perché stufi di quello che hanno visto fino a quel momento e volenterosi di prendere in mano le redini della situazione.

Una lotta generazionale che assume la sua parte più interessante nel cast: abbiamo i “nuovi” giovani attori, come Gabriel LaBelle, Dylan O’ Brien, Cooper Hoffman, Rachel Sennott e molti altri accanto a mostri sacri del cinema come Willem Dafoe e J. K. Simmons. Quasi a dimostrazione che questi giovani attori piano piano si stanno avvicinando ai grandi del cinema.  E ogni singolo personaggio nel film è portato in vita in maniera superba grazie al talento dei rispettivi attori che, anche senza il tempo necessario per dimostrare la caratterizzazione più profonda dei singoli personaggi, riescono ad arrivare allo spettatore nella loro interezza.  

Kim Matula, Emily Fairn, Gabriel LaBelle, Rachel Sennott e Matt Wood in una scena del film. Cr. to Sony Pictures ed Eagle Pictures

La coralità di questo film è ovvia, ma è Lorne Micheals – interpretato da Gabriel LaBelle (in The Fabelmans aveva portato in vita un Sammy Fabelman incredibile) – il vero protagonista della storia, non è solo il creatore dello show ma è anche un semplice ventenne che si ritrova in un mondo lavorativo più grande di lui, frequentato solo da squali che vogliono divorarlo, in un posto dove nessuno crede in lui e nella sua idea. Un ventenne che ha la forza di volontà per dare vita al suo sogno e non vuole e non può farselo sfuggire per nulla al mondo. Un personaggio incredibilmente reale con cui tutti i giovani ragazzi di quest’età possono confrontarsi e in cui possono ritrovarsi.

Un film incredibilmente fedele agli anni in cui è ambientato: a partire dai colori per arrivare fino alla scenografia, al trucco e ai costumi dei personaggi. In ogni singola inquadratura, in ogni singolo oggetto di scena si nota l’amore che prova Reitman per questa storia.

Saturday Night è un bel film, divertente, umano, frenetico e senza peli sulla lingua. Un’opera completa e da vedere, che permettere di lanciare un piccolo sguardo nel dietro le quinte di uno degli show più amati nella storia della televisione ma anche all’interno dei meccanismi televisivi in genere.

Nel cast Gabriel LaBelle (The Fabelmans), Rachel Sennott (Bottoms, Finalmente l’alba), Cory Michael Smith (First Man – Il primo uomo), Ella Hunt (Horizon: An American Saga), Dylan O’Brien (Maze Runner, Teen Wolf),  Emily Fairn (Black Mirror), Matt Wood (The Mandalorian), Lamorne Morris (New Girl), Kim Matula (Il mio fantasma di Natale), Finn Wolfhard (Stranger Things, Ghostbusters – Minaccia glaciale), Nicholas Braun (Succession), Cooper Hoffman (Licorice Pizza), Andrew Barth Feldman (Fidanzata in affitto), Kaia Gerber (Babylon), Tommy Dewey (Book Club – Tutto può succedere), Willem Dafoe (Kinds of Kindness), Matthew Rhys (Cocainorso) e J.K. Simmons (Whiplash).

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