New York, una poetessa malata di cancro e un giovane studente inglese di giurisprudenza uniscono le forze per sopravvivere ad un invasione di mostruose creature aliene che cacciano utilizzando un ultra sensibile senso dell’udito.
A Quiet Place- giorno 1 opera un meccanismo narrativo che risente dell’usura di un filone di successo che è arrivato al suo terzo capitolo. Un prequel ma forse anche uno spin off che finge di scavare nell’origine dell’invasione aliena che ha terrorizzato e decimato la popolazione umana sulla Terra, ma scava invece nell’animo dei protagonisti. Ed è questa la parte che più convince.
Michael Sarnoski (già regista dell’ottimo Pig con N. Cage) gira bene, Lupita Nyong’o interpreta in modo eccellente (Sammy) quello che è ormai da considerare un Franchise che condisce gli elementi tipici di un cinema da “catena di montaggio” a quelli di un cinema personale che indugia su tratti melò e umanisti. L’eco dell’11 settembre che fa da richiamo ad una New York invasa dagli alieni e che vive con un rumore di fondo di 90 decibel è evidente, ma solo suggerito. Si parte dall’elaborazione del lutto. Dall’esplorazione sulla cronaca emotiva e tutta individuale di una morte annunciata, quella di Sammy. Si prosegue traslando i toni e il focus della narrazione mediante un parallelismo tra dramma individuale e tragedia collettiva. L’imminente morte di Sammy, affetta da un tumore incurabile sta all’imminente scomparsa di una società.
In un mondo prossimo alla devastazione, il coraggio di perseguire le proprie passioni financo si fosse immersi nell’apocalisse diventa lo scopo necessario per continuare a resistere e cercare momenti di pura vita. Sarnoski ce le mostra: l’amore per un gatto, il sapore di una pizza, i versi di una poesia, l’odore dei libri, il sound di un brano di Nina Simone. Un’idea vincente che dimostra il talento del giovane regista statunitense che ondeggiando tra horror e melò trova una strada singolare e imperfetta ma godibile dall’inizio alla fine celebrando la specie felina con un G(attore) da Oscar.